Sembra una domanda banale ma nella nostra esperienza “sul campo” abbiamo riscontrato che molte volte, per non dire quasi sempre, quando si domanda ad un dirigente associativo “come posso diventare socio della vostra associazione?” le risposte (quando ci sono) risultano essere a dir poco fantasiose e, quasi sempre, errate.
A parte il dare una bacchettata ad un dirigente che non conosce gli iter procedurali fondamentali, vediamo sommariamente quali sono i passaggi essenziali da rispettare affinché una associazione possa accogliere un nuovo membro.
Per diventare socio occorre, innanzitutto, compilare un modulo di richiesta ammissione socio sul quale verranno riportati i dati personali ed il consenso per la privacy (previa lettura della relativa informativa).
Tale modulo sarà successivamente esaminato dal Consiglio Direttivo o dall’Assemblea (dipende da cosa si è stabilito nello specifico Statuto dell’associazione) che dovrà approvare la domanda con apposita delibera.
A seguito di tale delibera il nominativo potrà essere inserito nel Libro Soci e in questo momento acquisirà a tutti gli effetti la qualifica di socio (previo pagamento di una eventuale quota associativa se previsto dallo Statuto).
Tirando le somme quindi la procedura corretta per diventare socio di una associazione prevede tre fasi:
1) presentazione della domanda di ammissione.
2) approvazione della suddetta domanda con espressa delibera.
3) iscrizione nel Libro Soci.
Questa procedura non trova alcuna contestazione, in fase di controllo, da parte dell’Agenzia delle Entrate a differenza di ciò che accade quando si fa accedere tout court un “presunto e futuro” socio ai servizi dell’associazione contestualmente alla presentazione della domanda di ammissione.
La mancanza del suddetto iter procedurale viene giudicato dall’Agenzia delle Entrate come un forte indice di commercialità del sodalizio associativo e ha come conseguenza il far destare forti perplessità e contestazioni circa l’operato “no profit” dell’associazione.
Per questo motivo non bisogna sottovalutare questo aspetto che, spesso, è tra i primi elementi attenzionati in fase di controllo ispettivo.